| Ok, questa è la mia prima fan fiction e... bhè nn so da dove iniziare XD comunque, ci provo... ecco il primo capitolo ^^
CAPITOLO 1
Non avevo proprio voglia di andare a quella conferenza, ero stanca morta e poi ero sicura che mi sarei annoiata a morte, ma era per lavoro e dovevo farlo. [a quell'epoca lavoravo come manager per un artista poco conosciuto] Mi decisi e mi alzai dal divano, mi vestì elegantemente, come al solito per quegli eventi, e uscì di corsa da casa. Raggiunsi a piedi Jake, il mio artista in erba e ci recammo insieme alla conferenza, una volta arrivati e superata l'enorme folla compresi l'importanza della cosa: quella era una conferenza di Michael Jackson. Ne avevo sentito parlare molte volte di questo Michael Jackson, sempre cose negative, non me ne ero mai interessata , insomma, non lo conoscevo affatto! Quella sera Michael mi colpì molto e decisi di recarmi con Jake a complimentarmi con lui, con la speranza che fosse notato da Michael Jackson. Delle guardie del corpo ci fecero salire sul palco e da lì ci portarono dietro le quinte dove c'era un'infinità di gente, tecnici, coreografi, manager, guardie ecc... dentro di me pensai "tutto questo per una conferenza?!" Nonostante l'infinità di gente riuscimmo a raggiungere il manager di Michael che ci disse di aspettarci qualche secondo nel suo camerino, dopodiché entrò lui. Bellissimo, con gli occhi illuminati, i riccioli perfetti e la camicia semi aperta. Rimasi incantata per qualche secondo e arrossì immediatamente quando rivolgendosi a me Michael disse "Ciao bella addormentata, abbiamo l'onore di averti tra noi o sei altrove?" borbottai qualche scusa mentre lui si beffava di me, quasi divertito dal fatto di avermi messa in imbarazzo. Mi schiarì la voce, non capivo cosa stava succedendo, ero così confusa... mi feci un po' di coraggio tirando fuori la dignità rimasta e dissi in modo formale "Mi scusi Signor Jackson, ci siamo presentati per farle i nostri complimenti e per dimostrarle tutta la nostra stima." Lui sembrava incuriosito dalle mie parole e disse "Che modi formali mia cara... mi sfugge il tuo nome...." Gli sfuggiva il mio nome?! o.o ero una delle manager più famose del momento! "Christine Carter" risposi "Oh certo, scusami Chris! bhè ti ringrazio mi fa molto piacere!" Mi avvolse in un caloroso abbraccio, rimasi un po' stupita dai suoi modi era così dolce e affettuoso! Feci un sorrisetto nascondendo il mio imbarazzo e Jake si fece un po' avanti stingendo a Michael la mano, chiacchierarono un po' io rimasi dietro ad osservarli. Quando ebbero finito salutammo e ringraziammo Michael e ci recammo verso l'uscita. Ci trovavamo appena fuori dalla grandissima aula ormai sgombra di persone quando Jake mi salutò e andò a casa. Io decisi di rimanere ancora lì, per pensare, per stare un po' all'aria fresca. Dopo una mezz'ora vidi delle guardie camminare nei dintorni ma non ci feci quasi caso, per qualche minuto rimasi appoggiata al muro che circondava la sala della conferenza, al buio, in completo silenzio ed ero finalmente in pace, niente voci, niente spintoni e confusione, come mi sentivo bene! Dopo pochi istanti sentì dei passi provenire dall'aula della conferenza, non gli diedi importanza, ero avvolta da quell'attimo di tranquillità. Una mano si posò sulla mia spalla, girai appena la testa, i miei grandi occhi marroni seguirono la mano, poi il braccio, le spalle, il collo, il volto fino ad incrociare gli occhi di Michael, mi guardava sorridendo "Hey Chris, che ci fai ancora qui? Mi aspettavi? Ihih!" Sbattei le pesanti palpebre truccate un paio di volte e sorrisi anch'io "Uhm.. no, mi godevo cinque minuti di calma, nono ce ne sono molti nella mia vita, neanche nella tua immagino!" risposi a bassa voce, Michael sorrise di nuovo e disse che ormai ci era abituato. Ci sedemmo su una panchina lì vicino e chiacchierammo del più e del meno, mi sorpresi che Michael non era circondato da guardie del corpo, ma in fondo, nei dintorni non c'era nessuno che potesse dargli fastidio. Era tardi, notte inoltrata ormai, Michael si propose di accompagnami a casa per non farmi andare a piedi, accettai volentieri, ero così stanca e c'era un bel po' di strada da fare. Ci raggiunse una Limousine nera lucida e Michael mi aprì da bravo gentiluomo lo sportello della macchina invitandomi ad entrare. Dopo che fui entrata entrò anche Michael e si mise vicino a me, dopo alcuni minuti la mia stanchezza si fece sentire e finì per addormentarmi. Quando mi svegliai avevo la testa appoggiata sulle gambe di Michael che mi guardava dicendo "hai dormito bene?!" Mi alzai di scatto mantenendo un contatto fisico, le nostre mani erano appoggiate l'una sull'altra, mi massaggiai la testa e chiesi per quanto tempo avevo dormito "Ehm... un paio d'ore più o meno... non sono riuscito a svegliarti, dormivi come un angioletto!" fece lui. Eravamo davanti casa mia, mi salutò con un bacio sulla guancia e scesi dall'automobile. mi diressi ancora un po' confusa verso il cancello e una volta a casa trovai nella tasca della mia giacca un biglietto con un numero di telefono e sotto scritto "Chiamami se hai bisogno, Michael"
FINE PRIMO CAPITOLO!!!
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